Ultima uscita ufficiale dell’Under 16 che gioca a Mantova il “Memorial Roberto Nardi”. I ragazzi di Loris Renica vincono il torneo nella sfida che vede la fine dell’attività agonistica delle annate 1994-95 insieme. Cielo grigio e temperatura fresca ci accompagnano sulla strada verso Mantova, tra risaie allagate e il verde rigoglioso della pianura. La città dei Gonzaga appare tra i laghi nel suo splendido profilo. Tre campi con erba e fondo perfetto accolgono i ragazzi dell’under 16 venuti a giocare il loro ultimo torneo della stagione. Avversari nel girone saranno Bologna e la squadra del Doncaster nella contea dello Yorkshire. La squadra è quasi al completo e grande è la voglia di finire al meglio la stagione giocando insieme la partita finale. Manca Loris Renica e la sua presenza carismatica, dirige la ciurma Nicola “Cico” Zancanella fresco di promozione al I livello d’allenatore insieme con il compagno di battaglie Federico “Ciccio” Gasparato, anche lui entrato nei tecnici della società. Il torneo si svolge in due partite del girone, con eventuale semifinale e poi finale, il tutto da giocarsi nella mattinata. Esordio con il Doncaster che ha sul campo due squadre, Verona incontra la II compagine e subito è rugby intenso. Partono anche le moto nel vicino campo di motocross e un immenso sciame di cicale elettriche amplificate inizia il suo terribile canto che finirà solo verso le ore 13 dopo che tutti i presenti saranno intronati e storditi. La squadra inglese ha buone individualità e un gioco determinato con buonissime manovre al largo dove, la linea arretrata bianco rossa, opera con grande precisione. Verona gioca con buon ritmo, ma alcuni giocatori sono poco concentrati e l’aria delle vacanze sembra prendere il sopravvento. Premono Leso e compagni quasi volessero chiudere subito la partita, hanno a disposizione un calcio che sibila però lontano dai pali, s’incarica allora Giovanni Zanatta di portare la palla oltre la linea sfruttando una punizione ai 5 metri giocata alla mano, trasforma Battista. Tempo cinque minuti e Doncaster trova la linea arretrata veronese ancora con un piede nel letto e segna nell’angolo, senza trasformare. 7-5 e rimangono dieci minuti scarsi da giocare, le partite, sono ridotte ad un unico tempo di venti minuti totali. Si susseguono gli attacchi da ambo le parti, con una leggera supremazia scaligera, ma il risultato non cambia. Tocca adesso alla rappresentativa di Bologna che riunisce giocatori delle varie società felsinee affrontare il Ferrari Bk che mostra segni di rilassatezza, in campo non c’è la solita feroce determinazione che ha fatto da propellente per la vittoria in campionato. La partita si snoda piacevole tra le cicale elettriche che fanno da rumorosissima colonna sonora, arriva in meta Verona di forza al 7° a seguito di una pressione costante nei 22 Bolognesi. L’arbitro ha qualche indecisione nel comandare i punti d’incontro e punisce sistematicamente Verona, colpevole di giocare a un livello di reattività sconosciuto al direttore di gara. Si perdono metri e la frustrazione degli sforzi vanificati si manifesta nei ragazzi Veronesi che sembrano incapaci di riportare la partita nei binari con cui era iniziata. La supremazia scaligera è evidente, ma troppe decisioni del direttore di gara sono contro i VerdeBlù che stentano a trovare la giusta azione per chiudere l’incontro. E’ il 19° e Verona apre con Battizocco un varco nella retroguardia bolognese, Viviani lanciato oltrepassa la linea, trasforma Leso e il 12-0 significa semifinale. Mezzora di tempo per riprendere fiato e riordinare le idee, qualcuno ne approfitta per scendere dal letto definitivamente e la squadra si presenta molto bene per la semifinale con la I formazione del Doncaster. E’ la squadra già vista nel 2010 quella che va in meta con Lorenzo Leso d’astuzia dopo una rimessa laterale vinta da Tanto ai 5 metri e giocata con una rolling maul che permette al capitano di toccare oltre la linea. Sono passati due minuti e gli inglesi cercano di mettere pressione sui VerdeBlù, ma come sempre accade con i britannici, i nostri ragazzi si esaltano, e giocano dieci minuti di grande rugby contro una buonissima squadra, leale e corretta. Ci tengono nei nostri 22 metri ed è nell’aria la meta, perché la linea arretrata veronese sempre più apre varchi ad ogni occasione utile, “Edo” corre una traiettoria splendida in attacco e lascia sul posto due difensori andando in meta, trasformata da Battista. Rimangono cinque minuti scarsi da giocare e siamo quasi in finale. Tempo per una meta di Ruggeri che sorprende il Doncaster ancora al largo andando oltre la linea, arrotonda il punteggio la trasformazione di Battista per il risultato di 19-0. Ora di pranzo e le cicale elettriche continuano imperterrite mentre ci sistemiamo nelle tribune per la finale con gli inglesi del Doncaster squadra II, certamente i più validi antagonisti fin’ora del Cus Verona Under 16. Si parte per i 20 minuti conclusivi con una pennichella generale che manda in meta immediatamente i ragazzi dello Yorkshire che con la trasformazione si portano sul 0-7. La partita si mette immediatamente sul verso sbagliato, anche perché Verona sembra poco capace di reagire con efficacia. Il gioco si frammenta e gli inglesi che ci hanno “studiati” sanno dove colpire per tenerci distante dalla loro area di meta, ingaggiano una lotta continua sui punti d’incontro e partendo rasente la mischia per poi lanciare i loro centri sostenuti dall’estremo. Passa il tempo e la situazione sembra quasi del tutto compromessa, è il 12° quando Viviani ben lanciato da Battizocco varca la linea avversaria, trasformazione da dimenticare e siamo ancora sotto per 5-7. La pressione veronese è ora asfissiante e gli Inglesi sembrano pesci fuor d’acqua in debito d’ossigeno e di lucidità. La squadra ha un estremo sussulto, sarà spinta dall’ultima volontà di stare insieme prima della separazione (momentanea); opprime il Doncaster negli ultimi 10 metri di campo finchè Leso ruba tempo e spazio a tutti e mette la palla oltre la linea, trasformazione a lato e fischio finale per la coppa da portare in club house. Grande prova di maturità di Leso e compagni che senza la presenza del “sergente di ferro” Renica ai bordi del campo, hanno giocato al meglio un torneo di fine stagione con il senso d’appagamento già nella mente e i progetti per le vacanze pronti da lucidare. Soddisfazione ampia e meritata per Cico Zancanella che ha diretto la squadra con tranquillità e saggezza, nella sua ultima apparizione come Under 16 94-95. Mi mancherà questa banda di fratelli e sarò in difficoltà la prossima stagione, quando non avrò la possibilità di seguire i due pezzi della squadra che così tante gioie mi ha regalato. Bando alla commozione e mi chiedo ancora, passate 24 ore, ma come avrebbe fatto Renica a farsi sentire al disopra delle terribili cicale elettriche amplificate che ci hanno ronzato forte nelle orecchie per tutta la mattinata? Forse un megafono…….
Addio, mia bella addio la squadra se ne và….
Maggio 30, 2010 di l'osservatoredirugby
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Bravissimi loro e bravissimo (ma non c’è nemmeno bisogno di sottolinearlo) il coach : )
Riuscire a battere gli inglesi non è mai facile, ma sconfiggerli per tre volte… nemmeno in tutta la loro storia di guerre hanno perso così tanto!
C o m p l i m e n t i
Ma se c’è riuscito da lontano con la forza del pensiero… 🙂 🙂 🙂
cosa possiamo augurare a questo splendido gruppo che si sdoppia… se non doppi successi, l’anno prossimo!
in gamba
Marco
Dimenticavo: bisogna trovare subito un altro torneo balneare, altrimenti Lourinho resta senza triplete 😛
Grandi ragazzi siamo sempre a sostegno
bravi ragazzi
Complimenti a tutti i ragazzi, quelli che c’erano ieri e quelli che non c’erano. Questo è un gruppo eccezionale e, speriamo sia il primo di una lunga serie… Certo che questo gruppo ha dato “solo” l’esempio alle altre categorie… Grazie a tutti per aver avuto “l’onore” di vivere in prima persona questa avventura, anche se solo da aiutante, per vari e tutti validi motivi.
Dimenticavo, adesso si deve ricominciare, in parte, con il gruppo 95-96, per non perdere il vizio….
Grande Cicone!!!
Sempre avanti…